di Filippo VIRZI' ✔
In occasione dei lavori d’aula relativi alla discussione sul Disegno di Legge n° 245 – meglio identificato come Legge Finanziaria Regionale per il triennio 2023 – 2025 – i lavoratori del personale ASU si organizzeranno in assemblee sit- in direttamente utilizzato dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, per i giorni dal 7 al 9 febbraio p.v., dalle ore 10,00 alle ore 20,00, presso il Piazzale antistante i locali di Palazzo dei Normanni.
Questo è quanto fanno sapere UGL Autonomie Sicilia, Ale
UGL e SGB.
“Il motivo della protesta - spiegano
UGL Autonomie Sicilia, Ale UGL e SGB - ricade nell’ottica di riportare la
Deputazione Regionale nell’alveo della massima legalità in relazione alle norme
legislative di prossima discussione ed approvazione.
I lavoratori ASU utilizzati dall’Amministrazione Regionale
sono stati, inopinatamente, penalizzati da assurde decisioni supportate da
alcuni deputati dell’ARS in merito all’integrazione oraria da assegnare, ex
lege, ai sensi dei dettami afferenti il D.Lgs n° 468/97 e la L.R. n° 24/2000;
l’articolato attuale disattende completamente tali vigenti normative, arrecando
nocumento ai lavoratori ASU dei Beni Culturali!
Nel tentativo di arginare il maldestro intervento di parte
della Deputazione, queste OO.SS. hanno sensibilizzato Rappresentanti della
maggioranza politica, ottenendo l’inserimento di un emendamento che riporta nei
giusti canoni legislativi la norma in trattazione, individuata al comma 1
dell’art. 6 del DdL n° 245.
Certamente, il Sindacato, ‘latu sensu’ rappresenta soltanto
lo strumento che garantisce la possibilità di fare sentire la propria voce ad
ogni singolo lavoratore.
La piazza è costituita dai lavoratori, attori protagonisti
del proprio destino.
Il primo step, di natura squisitamente sindacale, come già
detto, ha prodotto, con la benevolenza politica, un importante risultato, ma
solamente quale inizio di un iter legislativo, anche intriso di possibili
tortuosità, declinabili all’interno del Palcoscenico di Palazzo dei Normanni.
L’emendamento modificativo dell’attuale stesura del comma 1
dell’art. 6 del DdL n° 245, che ripristina la legittimità del precedente Testo
incardinato ed approvato dalla Commissione Bilancio getta discrete basi per la
buona riuscita dell’attività sindacale svolta.
In quest’ottica, i lavoratori ASU dei Beni Culturali devono
difendere, in prima persona, compatti, i propri diritti, perorando “de visu”
l’approvazione dell’emendamento in trattazione da parte dell’unanimità della
Deputazione Regionale!
I lavoratori ASU dei Beni Culturali saranno in piazza del
parlamento, nelle giornate programmate, a sostegno delle proprie ragioni, nel
rispetto dei dettami di legge”.
“I lavoratori – concludono i sindacati fautori
dell’iniziativa di protesta - parteciperanno e reclameranno ad alta voce, e con
grande dignità, che la Classe Politica Dirigente usi il buon senso e l’onestà
intellettuale che necessitano in sede di decisioni delle sorti di ciascun
cittadino, in generale; e nella fattispecie, del futuro prossimo dei Lavoratori
ASU, direttamente utilizzati dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali,
come da sentenza n° 199/2020 del 21 luglio 2020 della Corte Costituzionale”.
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