Claudio Marchesini |
di Roberto Immesi (Livesicilia)
Il 10 aprile sarà pubblicato l'avviso per l'esodo incentivato per chi
lascia anzitempo il lavoro. Orlando annuncia un incontro con Delrio a Palermo
per le partecipate. Cgil, Cisl e Uil chiedono un tavolo a Roma, mentre Ugl e
Cisal chiedono certezze per Gesip.
PALERMO - Un tavolo romano con il governo nazionale che
affronti il “caso Palermo”, ovvero partecipate ma anche area metropolitana e
quindi grandi vertenze industriali come Fiat e Cantieri navali. Un incontro con
Graziano Delrio da realizzare in città entro aprile sulle partecipate. Un bando
per l’esodo incentivato approvato in giunta e gestito da Italia Lavoro che
verrà pubblicato giovedì 10 aprile, con un bonus di 20mila euro netti (26mila
lordi) per chi andrà via anzitempo. Un ragionamento che coinvolga Comune e
partecipate, per evitare pericoli di dissesti e licenziamenti. Ecco quanto
emerso oggi negli incontri tra l’amministrazione guidata da Leoluca Orlando
prima con Cgil, Cisl e Uil e poi con Ugl e Cisal.
Un incontro che è servito a fare il punto sulle società partecipate
e in particolare la Gesip. Il 10 aprile Palazzo delle Aquile pubblicherà il
bando (valido per 28 giorni) per l’esodo incentivato, con possibilità di
presentare le domande dall'11, grazie alla sinergia con Italia Lavoro, che riguarderà
tutti i lavoratori delle partecipate: chi andrà via otterrà oltre al tfr e a un
anno di Aspi (per gli over 50), che comunque sono diritti dei lavoratori, anche
un bonus di 26mila euro lordi (20mila netti). Una cifra superiore alle attese,
visto che inizialmente si era parlato di 15mila per tutti e 20mila per chi
apriva nuove attività imprenditoriali: ipotesi questa saltata. In tutto sei i
milioni di euro messi sul piatto dal Comune che spera di poter fare a meno così
di 300 o 400 lavoratori Gesip e in totale di un migliaio fra tutte le aziende
in tre anni.
Ma il problema principale dell’amministrazione resta il futuro
della Gesip, visto che la cassa integrazione in deroga su cui si basava il
piano comunale dovrebbe presto essere solo un ricordo, almeno stando agli
annunci del governo Renzi. Ecco perché piazza Pretoria spera che Roma affronti
la questione, magari partendo dal fatto che sono diverse le città italiane nei
guai per le proprie aziende. Oggi, intanto, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto (e
ottenuto) che il sindaco si faccia promotore di un tavolo romano con Graziano
Delrio che affronti il tema complessivo dell’area metropolitana con tutte le
sue vertenze. Il sindaco ha assicurato che entro aprile a Palermo ci sarà un
primo incontro con Delrio sulle partecipate.
Per quanto riguarda il bando, Italia Lavoro vaglierà le domande
stilando una graduatoria in 15 giorni ed entro i 20 giorni successivi erogherà
le somme fino al loro esaurimento. Il Comune sosterrà le spese tecniche con
150mila euro.
CGIL “Noi intanto vogliamo conoscere in modo chiaro la situazione
di tutte le aziende comunali - dice Maurizio Calà della Cgil - partendo da un
elemento indiscutibile: le leggi ci costringono a un bilancio consolidato,
qualunque cosa succederà ormai le partecipate sono in stretta connessione fra
loro e col Comune, sia per la condizione economica che per il personale. Non
possiamo rischiare dissesti o licenziamenti anche tra i comunali, quindi
occorre intervenire subito. Aspettiamo nel giro di 15 giorni risposte sul tavolo
romano, ben sapendo che le aziende comunali possono essere una risorsa. Si
faccia chiarezza sui servizi delle partecipate, si eliminino doppioni e sprechi
e, sulla base della recente normativa nazionale, si verifichi la possibilità di
accompagnare alla pensione anche i comunali. Ormai non possiamo più parlare di
rinnovare la Cig per Gesip, ma come agire in modo strutturale evitando la
macelleria sociale”.
CISL “Il confronto con il Comune è stato proficuo, ci auguriamo che
questo clima di collaborazione possa proseguire nei prossimi giorni al fine di
coniugare l’esigenza dell’equilibrio di bilancio e il necessario e non più
rinviabile riordino dei servizi che le partecipate dovranno svolgere - dice
Mimmo Milazzo della Cisl - l’amministrazione su nostra richiesta ha assicurato
che, qualora fosse necessario, i fondi a disposizione per l’esodo verranno
incrementati con il bilancio. Abbiamo affrontato le questioni che riguardano le
partecipate e il bilancio del comune, esigenze da coniugare ancora di più dato
che dal 2015 l’amministrazione dovrà redigere il bilancio consolidato dopo che
la legge di stabilità ha previsto che i deficit delle partecipate dovranno
essere coperti con i bilanci dei comuni capofila”.
UGL “All'incontro di questa mattina - dice Claudio
Marchesini dell’Ugl - finalmente si è cominciato seriamente a parlare di
razionalizzazione di risorse siano esse economiche che umane, ma siamo lontani
da una soluzione strutturale che coinvolga i dipendenti di tutte le
partecipate. E’ positivo apprendere che i bilanci delle partecipate, con
esclusione di Gesip, chiuderanno a pareggio a conclusione dell'anno in corso,
ma siamo consapevoli che ancora necessitano delle risorse per consentire a
tutti i lavoratori di mantenere inalterate le retribuzioni oggi ridotte sotto
la soglia di povertà. Ieri la giunta ha deliberato la pubblicazione del bando
relativo la fuoriuscita volontaria incentivata, esteso a i dipendenti delle
partecipate che dovrebbe essere pubblicato a breve al fine di favorire
economie. Ma è altrettanto vero che alla data odierna nessuna prospettiva certa
vi è per i 1700 dipendenti Gesip che vedranno scadere la cassa alla fine di
giugno. Situazione allarmante sotto l'aspetto economico e sociale, per la quale
bisognerà fare un ragionamento diversi rispetto a tutte le altre. Positiva la
possibilità che i dipendenti oggi Gesip possano essere utilizzati nelle altre
partecipate, ma a condizione che siano dotati di convenzione e copertura
finanziaria, non possiamo consentire a nessuno che si inneschi una guerra tra
poveri. E’ necessario che la amministrazione si attivo per una serrata lotta
all'evasione fiscale che sta davvero raggiungendo limiti insostenibili. Non è
corretto che chi paga le tasse debba pagare ancora di più per sopperire
l'evasione. Registriamo comunque l'apertura e la disponibilità del sindaco di
riaffrontare la vertenza Gesip, dopo un lungo periodo di assenza, confermando
ancora una volta che non è intenzione di questa organizzazione sindacale e
della federazione di riferimento sottoscrivere accordi per Gesip che vedano
ancora vittime i lavoratori”.
CISAL “L'unica nota positiva - dicono Massimo Baglione e Piero
Giannotta della Cisal - é stata la formale riapertura di un confronto e una
sorta di ammissione più o meno celata di quanto sapevamo: grazie al sacrificio
di Gesip e dei lavoratori, il Comune oggi non ha problemi economici, così come
le partecipate .Ci rivedremo dopo l'uscita del bando per ragionare su dati
certi, tenendo ben presente che i lavoratori Gesip hanno già ampliamento pagato
un conto salatissimo e che non tocca più a loro continuare a pagarlo”.
UIL "L'incontro di oggi lo abbiamo chiesto con Cgil e Cisl per
non avere il solito assembramento di persone così da capire le reali condizioni
delle partecipate e della Gesip - dice Antonio Ferro della Uil - dal prossimo
anno avremo il bilancio consolidato ma ci sono buoni presupposti perché non si
sfori il limite imposto per legge di una spesa per il personale che non sia più
del 50% di quella corrente, considerando insieme Comune e aziende. Questo ci
permette di ragionare sulle partecipate in modo più sereno. Il sindaco la
prossima settimana ci fornirà una serie di dati che riguardano i servizi e il
personale delle società. In base a quante persone accetteranno l'esodo incentivato,
capiremo quante risorse potremo impiegare per Gesip e per i lavoratori non a
tempo pieno. Abbiamo anche chiesto un incontro al governo nazionale che
riguardi tutti i punti di crisi di Palermo e delle aree industriali della
Provincia di settori privati, in cui includere in un ragionamento complessivo
anche le partecipate. Ci rivedremo tra una settimana".
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