Quella che è in corso è una vera e propria guerra tra
poveri e l’unico responsabile è il Governo regionale. Sono stati sbloccati 8
milioni di euro in deroga al patto di stabilità e nessun euro è stato stanziato
per i lavoratori dell’ESA. E’ incredibile quanto registriamo, uno stato di cose
che non è più sostenibile. Una
contrapposizione sociale che non giova a nessuno”.
E’ quanto dichiara Giuseppe Messina, Responsabile
regionale dell’Ugl Sicilia.
“Ci aspettiamo dal Governo regionale – aggiunge - una
immediata risposta per garantire gli stipendi ai circa 320 lavoratori dell’Esa
ed ai circa 450 operai della meccanizzazione agricola. L’assessore Barresi
passi a fatti e non si limiti a proclami che non portano ad alcun risultato”.
“Servono 6,8 milioni di euro per completare l’anno
2015 all’Esa – sostiene Messina - e servono soprattutto 4 milioni di euro per
garantire gli stipendi, compreso la tredicesima, ai lavoratori dipendenti
dell’Ente e circa 1,5 milioni di euro per sostenere le retribuzioni dei
lavoratori stagionali dell’Esa. Sui pignoramenti in corso, pari a circa 2,5
milioni di euro – precisa - che provvedi l’esecutivo regionale con risorse
aggiuntive, non possono sempre essere i lavoratori a pagare a causa della
cattiva gestione degli anni precedenti”.
La posizione del Commissario straordinario non è più
difendibile, non serve un timoniere che si dimentica di portare in salvo la
ciurma ma pensa solamente alla sua ciambella di salvataggio”.
Presso l’Ars è stato depositato, da tempo, un disegno
di legge per la chiusura dell’Esa. Stando ai fatti riteniamo che sia la
soluzione migliore salvaguardando i lavoratori e valorizzando gli operai della meccanizzazione
agricola che, proprio in queste settimane, stanno svolgendo un lavoro
preziosissimo sul territorio siciliano per prevenire esondazioni e dissesti”.
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