E’ un
percorso virtuoso già iniziato nell’ambito dell’iniziativa nazionale
“SudAct - 9 proposte per il meridione”, la quale ha pure toccato il 2
ottobre dell’anno scorso anche il capoluogo siciliano, e che con
continuità e sensibilità torna ad occuparsi con la presenza del
Segretario Generale, Francesco Paolo Capone, il 17 febbraio a
Gela, di una delle vertenze più spinose del momento, la vertenza Eni,
dove Capone incontrerà tutti i quadri sindacali della Sicilia, affrontando il
tema “ Sviluppo e Occupazione”.
A
dichiararlo è Filippo Virzì, Segretario Nazionale Responsabile Politiche
del Mezzogiorno,dell’Ugl Credito.
“Anche la
nostra Federazione che rappresenta tanti bancari in Italia, - afferma
Virzì - è vicina ai dipendenti del Gruppo Eni ed in particolare di
Gela e di Siracusa, i quali scenderanno in campo venerdì 19 febbraio, per via
dello sciopero nazionale proclamato anche dall’Ugl chimici, dopo il fallimento
del tentativo di conciliazione presso il ministero del Lavoro”.
La
presenza dei vertici Ugl in Sicilia, con la partecipazione del
Segretario confederale per le politiche del Mezzogiorno, Giovanni
Condorelli e il Segretario nazionale della Federazione Chimici, Luigi
Ulgiati, - conclude il sindacalista - dimostra che la vertenza Eni, è la
vertenza di tutti, secondo il nostro sindacato le ipotetiche
ricadute potrebbero risultare a dir poco devastanti, in quanto andrebbero
a colpire i già precari equilibri di un territorio martoriato e depredato, con
ripercussioni economico e sociali anche nel sistema creditizio, noi
infatti ci chiediamo, come dovrebbero fare tante famiglie
senza un reddito certo, ad onorare le rate dei mutui, e dei prestiti in
corso, tutto ciò francamente va assolutamente scongiurato, rischiamo senza
mezzi termini il fallimento della regione Sicilia”. (v.c.)
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