di Filippo Virzì →
"Stiamo seguendo
con molta attenzione la vicenda dello stupro di gruppo di luglio consumato a Palermo da un gruppo di carnefici ai danni di una
ragazza inerme, le parole non bastano per esprimere il nostro disprezzo per
questi giovani senza futuro che hanno bruciato la vita di una povera
ragazza".
A dichiararlo è Claudio Marchesini, Segretario
Territoriale Responsabile dell'UGL di Palermo.
"Sappiamo per
certo - spiega il sindacalista - che molti casi in particolare quelli attuati da un singolo soggetto rimangono
impuniti per paura di ritorsioni da
parte della vittima spesso successivamente all’abuso subito minacciata ma anche
per vergogna della stessa a rendere pubblico un reato così grave e devastante,
occorrerebbe allungare i termini della carcerazione preventiva, al fine di impedire
che con la scadenza dei termini i criminali possano essere messi in libertà
reiterando i loro crimini".
"Incoraggiamo chi
sa di tali fatti ad aiutare le vittime - conclude Marchesini - oggi le forze
dell'ordine sono preparate a dare supporto, il silenzio, l'omertà e la paura
sono i principali complici di questi esseri immondi, aiutiamo le vittime a
sfondo sessuale con la vicinanza e la testimonianza attiva, ognuno di noi nessuno escluso deve combattere
tali barbarie, in primis le famiglie base per corretti modelli sociali ed
educativi".
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