La delocalizzazione potrebbe comportare la perdita di oltre 7 mila posti di lavoro in Sicilia. E' il segretario regionale delle Telecomunicazioni dell'Ugl, Daniele Ruisi, a lanciare l'allarme in merito a un fenomeno che ha iniziato a prendere piede nel 2008 e che ora rischia di dilagare "nella piu' totale indifferenza di politica e istituzioni". "I settori piu' colpiti sono quelli delle telecomunicazioni e del metalmeccanico, dove ci sono attivita' produttive e di servizi che hanno gia' cominciato da tempo un processo di delocalizzazione verso paesi dell'Est e dell'Estremo Oriente, dove il costo del lavoratore e' di gran lunga inferiore rispetto a quello italiano e quindi diventa particolarmente conveniente per l'imprenditore", spiega Ruisi in una conferenza stampa nella sede del sindacato a Palermo alla quale hanno preso parte anche il segretario dell'Unione Territoriale di Palermo Claudio Marchesini e il segretar...